domenica 8 marzo 2015

Patrimonio dell'umanità

Nel momento in cui in una casa arriva un figlio, gli spazi vengono rivisti, tutti!
La camera-ripostiglio diventa la cameretta, le nostre camere da letto diventano una seconda cameretta, i nostri armadi diventano costipati di abiti e abitini, coperte, piumini e copertine, sacchi copripiumino e set di lenzuolini per lettini e culle, il nostro bagno prima tutto in ordine diventa contenitore di vasche, fasciatoi, saponi e pettinini, dal mobile soggiorno piano piano scompaiono tutti i soprammobili, attorno al tavolo scompaiono sedie per lasciar spazio ai seggioloni ... Ma la cucina, la cucina viene completamente spogliata di tutto, robot da cucina, tostapane, tritatutto, vasi pieni di cibo, portaspezie, bottiglie preziose, vasi .... tutto spazzato via, messo in scatoloni e dimenticati da Dio. Al loro posto arriva il mondo baby: sterilizzatori, scaldabiberon, vasetti con tappo, cuocipappa, disinfettanti, bavaglini, biberon di ogni misura, ciucci, termos per latte e termos per pappe, contenitori termici ... E tanto tanto tanto altro ancora!
Dove prima ci stava un lampadario particolare, adesso ci sta una pila di scatole di giocattoli, dove prima mettevi un vaso con una pianta, adesso c'è un ammasso di fogli colorati, dove prima c'era una sorta di strana scultura (a quanto pare un po' ricercata), ora ci trovi la collezione di cavalli di gomma colorata ....
Ma poi, poi arriva il momento in cui tutto ciò gradualmente non serve più, perché i figli lentamente crescono, non bevono più dal biberon, non devi più sterilizzare ad ogni poppata, non devi più portarti in giro pappe e pappine ..... E dove finisce tutto questo? Bella domanda ... Prendi tutto, metti in uno scatolone e aspetti di avere un'illuminazione. Nel frattempo piano piano ricominci ad appropriarti di piccoli spazi in cucina (nel resto della casa,no!) ritiri fuori il robot, il tostapane, il portaspezie, insomma ... Piano piano la cucina torna come prima, o quasi, perché avrai sempre una macchinina di fianco alla bilancia, un fischietto in mezzo ai biscotti, una serie di elastici e mollette vicino al cesto della frutta, e tanto altro ancora. E tu continui a mettere via. Fino a che non ti trovi la cantina e il garage pieni zeppi di scatoloni che contengono negozi interi di articoli per l'infanzia. Articoli tra l'altro praticamente nuovi, perché tutti sanno che si spendono pazzie per comprare di tutto, usarlo qualche settimana, massimo qualche mese e capire che non ti è più necessario. 
Decidi quindi di provare a liberartene, provi a vedere se qualcosa riesci a vendere. Ti inserisci allora nel mondo dei mercatini on line. Apoteosi! Parti dai mercatini legati ai social network, mercatini locali per intenderci, dove alcuni amministratori pensano di essere sceriffi del Far West e credono di ristabilire l'ordine nell'intera galassia, creando regole che nemmeno ad Alcatraz esistevano, e facendo rispettare le più ferree regole anche alle 3 del mattino, e approdi nei mercatini a livello nazionale, dove non ci sono tutte quelle ferree regole ma sembra che tutto giri regolarmente e ci si comporti in maniera umana e corretta.
È così quindi che abbiamo iniziato a vendere qualche pezzo, e ogni volta che accade, è un nodo alla gola, ogni volta che vedo una ragazza prendere tra le mani un sacco termico, un primi passi, pagare e andarsene con quello che per anni ho visto in casa mia e tra le mani dei miei figli, sto male. Dicono che bisogna disfarsi delle cose vecchie, ma questi sono pezzi di vita dei miei figli.
Quando l'altro giorno sono state spedite le "apine" che per anni hanno girato sopra alle teste dei miei figli, bè lì sono crollata, e ho pianto. Quelle apine che per mesi hanno suonato sopra a quella testa dura di mio figlio per farlo addormentare, quegli animaletti che venivano fissati mentre giravano, dagli occhioni di mia figlia sorridente ... A questo punto non mi resta che sperare che la stessa gioia la regaleranno a una nuova famiglia!
Saranno ancora tante le cose che proveremo a vendere, saranno ancora tanti i magoni, ma una cosa è certa, che alcuni capolavori non si toccheranno, mai, perché questi sono e saranno per sempre patrimonio dell'umanità ... La mia, di mamma e di donna!
Buona festa della donna a tutte!


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