lunedì 27 aprile 2015

Un week end ideale

Questa sera si conclude quello che per me potrebbe essere "un week end ideale"!
È partito infatti venerdì sera con una cena molto easy con tre amiche di sempre, destinazione, un ristorante nel piano interrato di un locale nel centro storico di Faenza. Anche dopo una scossa di terremoto magnitudo 4 della scala Richter, noi diamo una scrollata di spalle e andiamo al piano -1. Per stemperare la tensione io e la Melly ordiniamo BEN un quartino di vino della casa, meglio conosciuto come Sfusone, che si rivelerà poi decisamente dignitoso. Chiacchiere, risate, scambi di opinioni, racconti di sfighe e di gioie, la serata volge al termine, non dopo aver stipato la macchina delle mie amiche con due scatoloni formato King Size, contenenti il nostro fruttuosissimo investimento: un gonfiabile per bambini!
Saluti e baci.
Ok, si arriva a casa, ci si corica, si dorme ... Ma al mattino via, sveglia e avanti che ci dobbiamo preparare per l'appuntamento che ormai da tre anni bussa alla nostra porta: il Festival internazionale dell'aquilone, a Pinarella di Cervia. Siamo affezionati a questa manifestazione, è una festa a tutti gli effetti, mano a mano che ti avvicini alla spiaggia, inizi ad intravedere dei giganteschi aquiloni che volano silenziosi nel cielo. C'è confusione, c'è musica, la gente urla, balla, ride ... E guarda, col naso all'insù. Guarda queste stupende creazioni che fluttuano silenziose, danzano col vento, sembra quasi vogliano proteggere il pubblico spettatore. C'è colore, c'è vita. Si rompono tutti gli schemi, ogni genitore libera i propri figli da qualsiasi freno, bimbi scalzi, in maglietta, completamente insabbiati, li vedi che appena arrivano in spiaggia si tolgono scarpe e calzini e si guardano i piedi come se fino a quel momento non gli fossero appartenuti, come se si risvegliassero da un lungo letargo ... È tutto bellissimo! Torni a casa, dopo ore e ore di corse a perdifiato, immergi i bambini nella vasca come fossero straccini cattura polvere, e nel giro di breve l'acqua assume un colorito grigiastro! Tutta salute! Dopo una giornata simile, in balia del vento in riva al mare fuori stagione, tanto baccano, tanti colori e tanta fila in strada, anche noi grandi siamo distrutti e ci addormentiamo sul divano, ma soddisfatti.
Quindi si dorme, ci si riposa ma all'alba suona la sveglia, di domenica mattina ... Questa volta, direzione Firenze, addio al nubilato in famiglia! È una gita decisa da tempo, prendiamo il "trenino delle castagne" ovvero quello che anziché passare dalle stazioni principali, passa dalla montagna, scollina e ti porta direttamente nel centro di Firenze!
Oggi a Firenze ci siamo davvero divertite un sacco, poteva esserci un fiume di gente che noi siamo andate dritte come dei fusi, componenti della gita, io, mia sorella, la mia mamma, la mia zia e la mia nonna! Abbiamo visitato il centro, fotografato i monumenti principali (comprese le chiappe del David di Donatello), abbiamo pranzato ai piedi del Ponte Vecchio, cercato chiese rivelatesi poi dubbie a cause di scene di disagio sociale sui gradini, fatto tantissimi selfie (feffi per gli amici), preso un temporale coi fiocchi, ma soprattutto, oggi abbiamo visto come in caso di bisogno tutte le persone parlino, più o meno, la stessa lingua: oggi pomeriggio mia nonna è stata da sola per cinque minuti a comunicare con un artista di strada che faceva delle meravigliose bolle di sapone davanti al piazzale di Palazzo Pitti, è tornata da noi che aveva acquistato l'attrezzo per fare le mille bolle (blu) e il liquido dove intingerlo .... Lui parlava inglese, e mia nonna gli rispondeva in romagnolo. 
Evviva le donne!!!!!! Evviva la Romagna!!!!!!!
Questo è stato davvero un week end ideale!!!!

giovedì 16 aprile 2015

Canzone delle lumache che vanno al funerale


Già in altre occasioni ho parlato del gruppo di "amici di scuola", gli amici di una vita, gli amici che da vent'anni sono amici ...
Ci sono volte in cui ci si vede per mangiare, per chiacchierare, per confrontarsi, per ballare, per brindare, per ridere ... E c'è la volta, purtroppo, che speri non arrivi. Il ritrovo che non vorresti aver organizzato. I volti sempre sorridenti sono trasformati in maschere tristi. L'incontro non avviene tra urla di festa ma tra saluti sommessi. E la "smacchinata" non si fa per andare fuori a cena, ma per andare ad abbracciare il nostro Amico, che ha bisogno, anche di noi "Bisognose".
Non credo sia il caso di dilungarmi sull'episodio in sè, non credo sia la sede indicata, posso scrivere che vedere il mio amico in quel contesto è stato difficile, posso scrivere che ho cercato di stemperare il lutto perché so che lui lo odia, posso scrivere che comunque siamo state in grado di farlo sorridere e che lui ci ha raccontato qualche aneddoto, qualcuno divertente, qualche altro affettuoso, e posso scrivere qui sotto la poesia che ieri mattina gli ho inviato, trascritta da un libro che io spesso prendo tra le mani e inizio a sfogliare, come alla ricerca del pezzo che potrebbe rappresentarmi in quel momento .. 

"Canzone delle lumache che vanno al funerale"

Al funerale d'una foglia morta 
Se ne vanno due lumache 
Hanno il guscio nero
E il lutto sulle corna
Se ne vanno nel buio
D'una sera d'autunno
Ahimè quando sono giunte
È di già primavera 
Le foglie che eran morte
Già son tutte risorte 
E le due care lumache 
Rimangon molto male
Ma ecco viene il sole
Il sole dice loro
Prendetevi la briga 
La briga di sedere
Prendetevi una birra
Se ne avete voglia
Prendete se vi va
L'autobus per Parigi
Parte questa sera
Vedrete un po di mondo
Ma non prendete il lutto
Ve lo dico io
Vi scurisce il bianco degli occhi
E inoltre vi imbruttisce
Le faccende di funerali
Mica sono divertenti
Riprendete i colori
I colori della vita
Allora gli animali in coro
E gli alberi e le piante
Si mettono a cantare
Cantano a squarciagola 
Il vero canto vivo
La canzone dell'estate
E tutti giù a bere
E tutti giù a brindare
È una gran bella sera
Una splendida sera d'estate
E le due nostre lumache
Fanno ritorno a casa
Se ne vanno commosse
E tutte rallegrate
Hanno bevuto molto
Barcollano un pochino
Ma la luna nel cielo
Le sorveglia in cammino.

Da "Poesie d'amore e libertà"
Jacques Prevert

... e adesso Amici miei, posso scrivere che facciamo che quel maledetto cancello non lo varchiamo più!

domenica 12 aprile 2015

Forza e coraggio

Ogni volta che mi sento di voler scrivere qui, mi accorgo che accade ultimamente quando sono un po' più pensierosa, malinconica, triste. Non ne conosco il motivo, la psiche è imperscrutabile, ma mi sono convinta che sia perché per me è più difficile esternare questi stati d'animo, mentre è più facile farlo con la felicità, d'altra parte sono sempre abbastanza solare come persona.
Così questa sera mi accingo a scrivere, dopo aver trascorso una giornata serena, felice e tranquilla assieme alla mia famiglia.
La domenica, qualsiasi cosa si faccia, per me è sempre una giornata "Hakuna Matata, Hakuna Matatissima" perché è l'unica giornata dove nessuno di noi deve andare al lavoro, non ci sono orari da rispettare, cartellini da timbrare e entrate agli asili da rispettare. Per questo motivo questa mattina ci siamo ritrovati al parco coi bimbi, mentre alcuni genitori si accingevano ad uscirne per andare "a mangiare la pappa" ... Solita storia ogni domenica, prima delle 11 passate noi non siamo presentabili nei luoghi pubblici!
Chissenefrega, aggiungi io. Però vorrei anche aprire la parentesi che non capisco come si possa andare a casa alle 11,15 per andare a pranzare .. Chiusa la parentesi.
Quindi questa mattina al parco c'era una calma relativa, pochi bambini, pochi genitori, un sole splendido, un leggero venticello gustoso, tanti giochi a disposizione e tante tante tantissime margherite. Che meraviglia andare per prati in questo periodo, sono completamente bianchi, interamente ricoperti di margherite in fiore! Un vero trionfo per gli occhi! I bimbi sono felici di correre in mezzo alle margherite, prendono la rincorsa, partono coi loro gambini e quando sono al massimo della loro velocità aprono le braccia come se dovessero decollare. Poi si fermano e si buttano per terra, soddisfatti. 
Mi si apre il cuore quando posso godermi queste scene, sono linfa vitale per me. In quei momenti mi rendo conto di non poter chiedere di più dalla vita, potrei pregare affinché il tempo si fermasse in quell'istante, vita natural durante ...
Poi la giornata scorre, feste di compleanno, gite fuori porta, ritrovi con amichetti ... Ma quando alla sera si rientra a casa e si impara a conoscere bene certe realtà che confinano un po' con le nostre, beh, in quei momenti realizzi che si deve davvero ringraziare di poter vivere certi momenti. Realizzi che sei fortunata, perché in quel momento tu puoi vivere certe emozioni che altri non possono vivere. Realizzi che la vita a volte può essere breve, e che va vissuta, a pieno. E realizzi tutto ciò magari mentre stai asciugando i capelli a tua figlia, mentre metti il pigiama a tuo figlio, mentre gli dai il bacio della buona notte.
Poco fa mentre ascoltavo "Where is My mind" dei Pixies, ho capito che ho bisogno di ballare, ininterrottamente per ore, senza pensieri, con la testa che ciondola a destra e a sinistra.
E credo, assieme a me, anche qualche amico in difficoltà.
Forza e coraggio ... 


venerdì 3 aprile 2015

Fate l'amore, non fate la guerra!

Dicono che litigare faccia bene alla coppia. Dicono che aiuti a confrontarsi e a conoscersi.
A me litigare fa schifo! Odio litigare con il mio compagno, col padre dei mie figli, con il mio futuro marito!
Succede sempre alla sera, l'unico momento in cui ci si ferma, i bimbi si sono addormentati, la casa viene avvolta da un leggero velo silenzio e si inizia con i confronti della giornata. Succede sempre prima di addormentarsi.
Così si inizia prima a parlare, poi a raccontare e a confrontarsi, poi a discutere .... e poi a litigare! A quell'ora non si ha più la lucidità di ragionare bene e stare calmi, quindi ci si innervosisce in fretta e ci si manda a quel paese nel giro di due secondi netti! Ognuno prende la sua tangente e tutto peggiora. Ogni parola che si dice è un fraintendimento. Se poi si ha a che fare con una persona che analizza tutto, è la fine! Si è stanche, si dice una cosa e dall'altra parte si comincia con gli esempi analitici, a momenti si srotolano formule chimiche! Quindi ci si innervosisce ulteriormente! Poi ci si chiude a riccio, si alza un muro che a confronto la Muraglia cinese è un marciapiede, ci si ammutolisce, ci si gira dall'altra parte e arrivederci e grazie!
Poi arriva la mattina, il primo pensiero è che alla sera prima qualcosa è andato storto e nel giro di pochi secondi si realizza tutto. Non è bello, ti si chiude subito lo stomaco, non è un buon inizio di giornata .... Pensi a come rimediare ....
Ma quando si scopre che, nonostante tutto, sulla tavola c'è la colazione pronta, si capisce che sono solo momenti che passano.
Forse allora hanno ragione quando dicono che sono confronti "a scopo benefico" .... Ma io credo più al mio amico che per staccare completamente la spina per qualche giorno assieme alla sua compagna, è partito alla volta di Camaldoli, con John Lennon in macchina come colonna sonora.
Come dire .... Fate l'amore, non fate la guerra!
Peace!