sabato 23 maggio 2015

Sante

Poche settimane fa avevo scritto che quella linea non la volevo più varcare ... E invece ecco che questa mattina l'ho varcata nuovamente ... Perché questa mattina ci siamo stretti vicino a un caro amico, che improvvisamente ha preso uno di quegli schiaffi che lasciano il segno, quelli a mano aperta che ti lasciano la guancia gonfia ... 
Questa mattina un gruppo di amici di vecchissima data, si è stretto vicino a lui per salutare il suo babbo, il mitico Sante.
Sante era colui che ha fatto parte delle nostre primissime scorribande in discoteca.
Sante era colui che faceva sempre trovare in casa le super confezioni di liquirizia e le Brooklin bianche.
Sante era colui che aveva sempre un sorriso e una battuta per tutti noi.
Sante era colui che ogni tanto tirava anche una ciabatta dietro a suo figlio.
Sante era colui che anche le questioni più spinose le metteva sulla battuta.
Sante era colui che pigliava per i fondelli i figli quando rompevano le scatole.
Sante era colui con la casa sempre piena di amici del figlio.
Sante era colui che quando ci portava a ballare, leggeva il giornale con la "luce di cortesia" accesa, ci aspettava in macchina, dormiva con l'orologio quadrato sul cruscotto e quando noi tornavamo dalla discoteca, lo trovavamo dormire con la bocca aperta e noi lo svegliavamo perché ci riportasse a casa.
Si potrebbe stare ore a scrivere qui chi era Sante ... Ma non spetta a me farlo, di certo però posso dire che era un brav'uomo, che mi ha vista crescere in un periodo un po' difficile della mia vita .... E che oggi non mi sarei mai aspettata di doverlo salutare, in lacrime, per l'ultimissimo viaggio di questa sua vita.
Ciao Sante, ti porterò sempre nel cuore.

lunedì 11 maggio 2015

Pepito

Qualche mese fa, a casa dei miei suoceri sono arrivati due gattini, Nea, una micina nera, e Pepito, un micino rosso. Il nome Nea altro non è che la storpiatura di "Nera", mentre Pepito è stato chiamato così in onore ad una canzone molto famosa in casa nostra. Adele passa infatti dei quarti d'ora cantando a squarciagola "Oh Pepito Pepito di Maiorca ..." Quindi, perché non chiamare così il nuovo arrivato?
Poi Pepito è diventato Pepino o Peppi, comunque Pepito è sempre stato! Le varianti del nome non hanno variato il suo carattere, un gattino super agile, un arrampicatore, un saltatore folle, l'unico gatto che io abbia mai avuto, che salta sulla maniglia della porta e la apre ... Un terremotino.
I bimbi sono sempre andati matti per Pepito e Nea, sono fermamente convinta che far crescere i bambini assieme agli animali sia una terapia senza precedenti! Li vedono arrivare cuccioli e poi crescere, anche dando loro da mangiare. Li accompagnano dal veterinario e vanno coi nonni a comprare i croccantini. Insomma, crescono assieme.
Poi un giorno capita un incidente di percorso, un incidente che speri si risolva nel migliore dei modi. In un giorno festivo, dove la casa è vuota, un gattino vivace decide di arrampicarsi su una finestra, che è stata lasciata aperta a vasistas. E succede che il gattino vivace, di nome Pepito, scivoli giù, rimanendo incastrato nell'apertura a "V". Una trappola vera e propria, più il gatto cerca di liberarsi, più si incastra ...
Non sappiamo quanto Peppi sia rimasto incastrato in quel sabato pomeriggio, subito sembrava si stesse riprendendo ma dopo una settimana ci è stato detto che un legnetto che aveva strappato a morsi dalla cornice della finestra, avesse perforato molti organi interni ....
Dopo una lenta agonia, oggi alle ore 13,30 Pepito ci ha lasciati, dopo pochi mesi di permanenza nella nostra casa. 
Giustamente ai bimbi è stato fatto vedere il povero corpicino finito di Peppi ... Adele ancora piccola non ha reagito, probabilmente non ha capito. Gabriele, dal canto suo, l'ha osservato e ha iniziato a piangere, vegliando il piccolo corpo di uno dei suoi gattini preferiti. 
Non è stata una giornata piacevole, e questa sera quando ne ho parlato con Adele, alla domanda "Mamma ma perché Pepito è in cielo e non possiamo più vederlo?", la mia risposta è stata "Amore, perché quello è un viaggio di sola andata".

"Oh Pepito, Pepito di Maiorca,
 Aprimi la porta, Aprimi la porta
 Oh Pepito, Pepito di Maiorca,
 Aprimi la porta e dai un bacio a chi vuoi tu!"

R.I.P. Pepito Peppi Pepino.

domenica 10 maggio 2015

Tutti alla fattoria!

Questa domenica sta volgendo al termine.
È stata una domenica diversa dal solito, si festeggiavano tutte le Mamme, e inoltre abbiamo fatto una scampagnata con un gruppo di Amici.
Anche se il malumore aleggiava nella mia testa, per non aver ricevuto gli auguri per la festa della Mamma, si parte per il ritrovo. 
Il gruppo era folto, una trentina tra adulti e bambini, ben rodato. 
Location, una bellissima e curatissima fattoria didattica, Desidia, subito fuori Forlì.
Il meteo, perfetto, in modo quasi imbarazzante.
Veniamo accolti da Samuele e Isabella, fratello e sorella che gestiscono assieme al resto della famiglia questa fattoria. Saluti, presentazioni, convenevoli .... E inizio delle attività.
I bimbi sono subito stati accolti da un piccolo gruppo di esserini, un agnello (beeeee), due conigli (ffffffff) e un'ocarina (qua qua). Li hanno accarezzati, hanno preso confidenza con la giornata che li avrebbe aspettati e hanno iniziato a foraggiare le loro panze! 
Diciamo che la giornata è stata un'escalation di eventi, anche se probabilmente lo share ha raggiunto livelli esorbitanti durante la visita alla vera e propria fattoria. Abbiamo visitato le pecore, con tanto di nomi ma io ricordo solo Anastasia, e i bimbi gli hanno dato dei fasci d'erba. Abbiamo visitato i pennuti, ovvero oche e galline e abbiamo salutato i conigli. Poi siamo arrivati ai maialini thailandesi, che però in quel momento avevano esigenze diverse da quelle di farsi vedere da un gruppo di "seienni", e un maschio ha iniziato ad assalire in maniera decisamente maialesca una maialina. E poi ... Be e poi momento saliente, siamo arrivati da Amber, un pony di vent'anni che ha sul groppone ore e ore di sellamento per far effettuare un piccolo giro a tutti i bimbi. Povera Amber, non oso immaginare cosa gli passi per la testa quando vede arrivare un gruppo così di bambini ....
Dopo il pony, siamo arrivati all'ultimo recinto, quello dei bisonti! C'era Tino, e poco più in là c'era Ornella. In teoria dovevano essere per lo meno fidanzati ma abbiamo scoperto che lei non ne vuole mezza da lui e quindi ... Non si sono nemmeno mai messi assieme credo. Però voci di corridoio mi riferiscono che forse ci riproveranno. Staremo a vedere, altro che beautiful, queste creature!
Mentre salutavamo tutti gli animali, i bimbi con le loro manine cicciotte gettavano quintali di fasci d'erba dentro ai recinti, credo che questa notte qualche animale starà male per un'indigestione! 
Io non ero mai stata prima a una fattoria didattica, comunque dopo siamo stati sfamati con cibo rigorosamente Hand Made e il pomeriggio è continuato nel giardino della casa, dove tutti noi , sia grandi che piccini, ci siamo assolutamente rilassati. Va bene, vogliamo proprio dirla tutta, a una cert'ora ai bimbi sono stati fatti fare i biscotti, che sono poi stati cotti, messi in sacchetti e consegnati ad ogni bimbo ... Fatti, cotti e mangiati!
Anche noi alla fine eravamo cotti, di stanchezza.
Abbiamo quindi salutato i gentilissimi fratelli che ci hanno tenuto compagnia per tutta la giornata e a malincuore siamo ripartiti per tornare a casa, stanchi ma felici.
Anche se oggi non ho ricevuto gli auguri per la festa della Mamma, è stata una giornata da manuale e credo non potrò mai dimenticarla.
Ah dimenticavo .... Per ora credo che nessun altro bambino possa andare alla Desidia, i nostri figli hanno finito l'erba!!!!!




mercoledì 6 maggio 2015

La ruota

Questa sera, dopo cena, i miei figli hanno iniziato come al solito, a farmi vedere varie evoluzioni sul divano. Il loro babbo in quel momento non era lì. Poi Gabriele è sceso dal divano e ha iniziato a farmi vedere che sta imparando ad eseguire la ruota. La sua ruota, per ora, altro non è che l'accartocciamento degli arti inferiori a "mo" di rana, ma con le gambe in alto. Di punto in bianco Gabriele si è girato, mi ha guardato e mi ha chiesto "mamma tu la fai la ruota?" ...... Mi si sono illuminati gli occhi e ho risposto "certo!". Ho fatto il giro della cucina, mi sono sfilata i calzini e ho iniziato ad esaminare gli spazi. In quel momento sono tornata indietro di una trentina di anni, quando, bambina, non facevo altro che ruotare per i verdi prati assieme alle mie amichette! Ruote su ruote, salto della corda in gruppi e .... La verticale al muro!!!!! Facevo la ruota su una sola mano, facevo la ruota finendo come si finisce la verticale, facevo più ruote consecutivamente ... Come non accettare quindi la richiesta di mio figlio??? Ho iniziato a prepararmi, sicura come non mai, quando in quel momento è rientrato Mauri che mi ha urlato "ma sei impazzita? Non puoi farlo!" e mi si è piazzato da un lato per vigilare sulla mia incolumità. Io a quel punto non potevo credere ai mie occhi, ho pensato "tu dubiti della mia ruota? È una semplice ruota!" ho alzato le braccia, mi sono tanto immedesimata da alzare anche il piede destro per darmi la spinta ... E sono partita .....
Qualche secondo di silenzio grazie ....
Sono rimasta mezza strancalata a terra, dolorante .. Schiena come un blocco di acciaio e avambracci che sembravano non appartenessero al mio corpo ....
Mauri si è chinato e mi ha miseramente raccolto da terra.

Che grandissima figura di merda!!!!!

martedì 5 maggio 2015

Ci sono giornate ...

Ci sono giornate dove senti che l'intensità ti sta sul groppone, ti fiata sul collo, non ti molla.
Oggi è stata una di quelle giornate intense.
Non mi dilungo sulla mattinata in particolare, probabilmente apparirei noiosa se ricordassi per l'ennesima volta che noi donne (e mamme volendo) siamo davvero Multitasking, potrei davvero credere di essere stata contemporaneamente in quattro posti diversi questa mattina, altrimenti non mi spiego come abbia fatto a fare tutto quello che ho fatto! 
Anyway, poco prima di pranzo sono andata all'appuntamento che Gabriele aspettava da tempo: il pranzo di un genitore all'asilo! L'ospite di oggi, la mamma di Gabriele, ovvero io! Sono entrata in sezione con qualche minuto di ritardo e i bimbi erano già seduti nell'angolo della conversazione che mi aspettavano. A lato dell'insegnante c'era una piccola sedia, all'altro lato, Gabriele mi aspettava seduto trepidante. Credo che mai dimenticherò con quale sorriso sono stata accolta da mio figlio, un sorriso come per dirmi "allora è proprio vero! Sei venuta davvero!" e appena seduta, mai dimenticherò il suo testino appoggiarsi alle mie ginocchia, per lui, che è espansivo quanto un piccolo orso, è stato un gesto estremo! Io a quel punto avevo fatto giornata, ero a posto, potevo coricarmi per svegliarmi la mattina successiva, tanto ero contenta. Dopo una bella chiacchierata con tutta la sezione, mi sono seduta in un tavolino privato per noi due, solo io e lui , a guardarci e chiacchierare. Lui mi guardava, sorrideva e mangiava un timido boccone (mio figlio non mangia nulla!). Ogni tanto mi guardavo attorno, vedevo tutti questi testini che mangiavano, che si parlavano, che si confrontavano, che bisticciavano ... E ad un tratto ho mandato giù un po' di magone, pensando che a settembre i nostri cuccioli inizieranno una nuova avventura: la scuola. 
È stato bello, una bella esperienza, carica di emozione. Siamo usciti dalla sezione felici, Gabriele era raggiante, correva, saltava e si buttava in mezzo alle margherite dei parco.
Ci sono giornate dove la felicità la tocchi con la mano ....

domenica 3 maggio 2015

Partiamo tutti in camper!

Per questo ponte del 1 Maggio abbiamo deciso di provare una nuova esperienza: la gita in camper!
I bimbi era da tempo che lo chiedevano, così lo abbiamo chiesto in prestito ai nonni.
La partenza era prevista per giovedì tarda serata ma un'improvvisa esplosione del rubinetto ci ha fatto ritardare la partenza di mezza giornata.
Allora, partiamo da questo presupposto: partire in quattro per due giorni o due mesi, non cambia nulla, anzi, partire per un week end con un camper non tuo, forse è peggio! Devi far coincidere le tue cose con quelle già esistenti, perché si vive in un camper, non in una villa, non c'è spazio! In più, vuoi non prendere su un sacco pieno di giochi? Un sacco tutto spigoloso che non gli si trova una collocazione nemmeno a pagarla fior di quattrini? Vuoi non prendere su un libro da leggere, come se su un camper con due adulti e due bambini piccoli ci fosse il silenzio universale? Vuoi non prenderti su una maglietta carina "se magari ci facciamo un giro una sera fuori"? Vuoi non prenderti su un beauty pieno di trucchi, gli stessi che usi quotidianamente, come se in camper tu ti truccassi come  per uscire a una cena di gala? Eccetera eccetera .... Come si suol dire, sbagliando si impara! Perché vanno bene i giochi, quelli servono sempre, ma avrò letto? No, perché quando ci provavo venivo immediatamente reclutata per prendere parte alla bisca clandestina di Uno! Mi sarò messa la maglietta carina per fare un giro fuori? No, perché alla sera o pioveva, o eravamo tumefatti, o eravamo su un greppo di una collina! Mi sarò truccata? No, perché alla sera quando poi mi sarei dovuta struccare volevo vedermi, con l'acqua gelida (solo alla fine abbiamo imparato a scaldarla) a sbattere in tutti gli spigoli del micro bagno, e alla mattina quando dovevo truccarmi, volevo vedermi, parcheggiati sul ciglio di un burrone, con una pendenza pari all'85% ... Come mi truccavo bene ....!!!!
Questo comunque è solo un piccolo sunto dei tre giorni sul camper, anche se il "locale" è piccino, ne succedono di tutti i colori, potrei stare qui ore e ore a scrivere, mi limito solo a scrivere che sono fermamente convinta che chi passsava fuori e guardava il nostro camper, lo vedeva muoversi di continuo, perché al suo interno c'era il passaggio di un uragano forza cinque!
E a proposito di scuotimento e agitazione ... Siamo riusciti addirittura a beccare il Lago Trasimeno con onde abominevoli, un vento che non ci faceva tenere il gelato sul cucchiaino, freddo, nubi ....! Ma chi è pratico di lago, mi può dire se è normale vedere un lago così agitato? Io non lo credevo possibile! Ma d'altra parte, quando la famiglia Mambelli si sposta, sposta tutto ciò che gli gira attorno!!!
Ma alla fine il nostro week end è andato bene, dopo il Lago Trasimeno abbiamo visitato prima Assisi poi un parco tematico su un colle vicino Perugia. Ad Assisi ho lasciato come ricordo, probabilmente uscendo dalla cripta di San Francesco, una delle mie sciarpe preferite, e per non imprecare l'ho presa con filosofia pensando che probabilmente sia stato un segno. Al parco naturalmente è andato tutto benissimo, bimbi felici, genitori stanchi, più o meno rilassati, e questa sera alla domanda "bimbi qual'è il ricordo più bello che avete di questa vacanza?" Le risposte sono state, Gabriele "il cucciolo di capretta" e Adele "Biancaneve" ... Io sono felice, perché so che abbiamo fatto il nostro dovere, anche se stancante, e abbiamo accontentato un loro grande desiderio: partiamo tutti in camper!

lunedì 27 aprile 2015

Un week end ideale

Questa sera si conclude quello che per me potrebbe essere "un week end ideale"!
È partito infatti venerdì sera con una cena molto easy con tre amiche di sempre, destinazione, un ristorante nel piano interrato di un locale nel centro storico di Faenza. Anche dopo una scossa di terremoto magnitudo 4 della scala Richter, noi diamo una scrollata di spalle e andiamo al piano -1. Per stemperare la tensione io e la Melly ordiniamo BEN un quartino di vino della casa, meglio conosciuto come Sfusone, che si rivelerà poi decisamente dignitoso. Chiacchiere, risate, scambi di opinioni, racconti di sfighe e di gioie, la serata volge al termine, non dopo aver stipato la macchina delle mie amiche con due scatoloni formato King Size, contenenti il nostro fruttuosissimo investimento: un gonfiabile per bambini!
Saluti e baci.
Ok, si arriva a casa, ci si corica, si dorme ... Ma al mattino via, sveglia e avanti che ci dobbiamo preparare per l'appuntamento che ormai da tre anni bussa alla nostra porta: il Festival internazionale dell'aquilone, a Pinarella di Cervia. Siamo affezionati a questa manifestazione, è una festa a tutti gli effetti, mano a mano che ti avvicini alla spiaggia, inizi ad intravedere dei giganteschi aquiloni che volano silenziosi nel cielo. C'è confusione, c'è musica, la gente urla, balla, ride ... E guarda, col naso all'insù. Guarda queste stupende creazioni che fluttuano silenziose, danzano col vento, sembra quasi vogliano proteggere il pubblico spettatore. C'è colore, c'è vita. Si rompono tutti gli schemi, ogni genitore libera i propri figli da qualsiasi freno, bimbi scalzi, in maglietta, completamente insabbiati, li vedi che appena arrivano in spiaggia si tolgono scarpe e calzini e si guardano i piedi come se fino a quel momento non gli fossero appartenuti, come se si risvegliassero da un lungo letargo ... È tutto bellissimo! Torni a casa, dopo ore e ore di corse a perdifiato, immergi i bambini nella vasca come fossero straccini cattura polvere, e nel giro di breve l'acqua assume un colorito grigiastro! Tutta salute! Dopo una giornata simile, in balia del vento in riva al mare fuori stagione, tanto baccano, tanti colori e tanta fila in strada, anche noi grandi siamo distrutti e ci addormentiamo sul divano, ma soddisfatti.
Quindi si dorme, ci si riposa ma all'alba suona la sveglia, di domenica mattina ... Questa volta, direzione Firenze, addio al nubilato in famiglia! È una gita decisa da tempo, prendiamo il "trenino delle castagne" ovvero quello che anziché passare dalle stazioni principali, passa dalla montagna, scollina e ti porta direttamente nel centro di Firenze!
Oggi a Firenze ci siamo davvero divertite un sacco, poteva esserci un fiume di gente che noi siamo andate dritte come dei fusi, componenti della gita, io, mia sorella, la mia mamma, la mia zia e la mia nonna! Abbiamo visitato il centro, fotografato i monumenti principali (comprese le chiappe del David di Donatello), abbiamo pranzato ai piedi del Ponte Vecchio, cercato chiese rivelatesi poi dubbie a cause di scene di disagio sociale sui gradini, fatto tantissimi selfie (feffi per gli amici), preso un temporale coi fiocchi, ma soprattutto, oggi abbiamo visto come in caso di bisogno tutte le persone parlino, più o meno, la stessa lingua: oggi pomeriggio mia nonna è stata da sola per cinque minuti a comunicare con un artista di strada che faceva delle meravigliose bolle di sapone davanti al piazzale di Palazzo Pitti, è tornata da noi che aveva acquistato l'attrezzo per fare le mille bolle (blu) e il liquido dove intingerlo .... Lui parlava inglese, e mia nonna gli rispondeva in romagnolo. 
Evviva le donne!!!!!! Evviva la Romagna!!!!!!!
Questo è stato davvero un week end ideale!!!!