sabato 23 maggio 2015

Sante

Poche settimane fa avevo scritto che quella linea non la volevo più varcare ... E invece ecco che questa mattina l'ho varcata nuovamente ... Perché questa mattina ci siamo stretti vicino a un caro amico, che improvvisamente ha preso uno di quegli schiaffi che lasciano il segno, quelli a mano aperta che ti lasciano la guancia gonfia ... 
Questa mattina un gruppo di amici di vecchissima data, si è stretto vicino a lui per salutare il suo babbo, il mitico Sante.
Sante era colui che ha fatto parte delle nostre primissime scorribande in discoteca.
Sante era colui che faceva sempre trovare in casa le super confezioni di liquirizia e le Brooklin bianche.
Sante era colui che aveva sempre un sorriso e una battuta per tutti noi.
Sante era colui che ogni tanto tirava anche una ciabatta dietro a suo figlio.
Sante era colui che anche le questioni più spinose le metteva sulla battuta.
Sante era colui che pigliava per i fondelli i figli quando rompevano le scatole.
Sante era colui con la casa sempre piena di amici del figlio.
Sante era colui che quando ci portava a ballare, leggeva il giornale con la "luce di cortesia" accesa, ci aspettava in macchina, dormiva con l'orologio quadrato sul cruscotto e quando noi tornavamo dalla discoteca, lo trovavamo dormire con la bocca aperta e noi lo svegliavamo perché ci riportasse a casa.
Si potrebbe stare ore a scrivere qui chi era Sante ... Ma non spetta a me farlo, di certo però posso dire che era un brav'uomo, che mi ha vista crescere in un periodo un po' difficile della mia vita .... E che oggi non mi sarei mai aspettata di doverlo salutare, in lacrime, per l'ultimissimo viaggio di questa sua vita.
Ciao Sante, ti porterò sempre nel cuore.

Nessun commento:

Posta un commento