giovedì 26 febbraio 2015

La paura

La notte scorsa ho avuto un incubo, ho sognato che il mio nonno ci lasciava. Un sogno che ho voluto immediatamente rimuovere, ma comunque uno di quei sogni che ti lascia il tarlo nello stomaco durante tutta la giornata, fino a quando non ti coricherai, Morfeo ti riprenderà per mano e ti condurrà in un'altro meandro della tua mente. Fino ad allora avrai il ricordo di quel brutto sogno. Oggi quindi mi è tornato alla mente il racconto di un caro amico, che qualche mese fa non riposava bene, si svegliava delirante nel cuore della notte tutto sudato e a fatica riprendeva sonno, coi suoi amati gatti che curavano le sue deliranti insonnie, addormentandosi ai suoi piedi. Deliri che sono durati molti mesi, e dopo mesi, in questo momento, il mio amico sta purtroppo affrontando un momento difficile della sua vita, molto difficile, che lo ha colpito come dice lui, "in piena faccia come fosse un treno espresso". 
Ne parla poco, preferisce continuare a rivolgersi a noi amiche con sorrisi e battute, sa che noi ci siamo, in qualsiasi momento. Noi lo aspettiamo silenziose e quando lui ha bisogno, accogliamo le sue confidenze con piccole frasi che speriamo gli possano scaldare il cuore e confortarlo (come un risotto può fare, ad esempio....). 
.....
C'è un momento nella vita di ognuno di noi in cui si ha paura.
Arriva inaspettatamente, non ti chiede un appuntamento, si presenta alla tua porta ed entra. Senza bussare. Senza chiedere permesso. Senza porsi scrupoli.
Lei ti assale, la paura di aver detto addio a tuo padre, senza saperlo, all'ultimo pranzo vicino alla Facoltà, all'ultima passeggiata, all'ultima vacanza, all'ultimo viaggio in macchina ...
Teniamola fuori dalla porta Amico mio questa paura ... Facciamogli vedere chi sei!
Fottuta paura ....

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