giovedì 16 aprile 2015

Canzone delle lumache che vanno al funerale


Già in altre occasioni ho parlato del gruppo di "amici di scuola", gli amici di una vita, gli amici che da vent'anni sono amici ...
Ci sono volte in cui ci si vede per mangiare, per chiacchierare, per confrontarsi, per ballare, per brindare, per ridere ... E c'è la volta, purtroppo, che speri non arrivi. Il ritrovo che non vorresti aver organizzato. I volti sempre sorridenti sono trasformati in maschere tristi. L'incontro non avviene tra urla di festa ma tra saluti sommessi. E la "smacchinata" non si fa per andare fuori a cena, ma per andare ad abbracciare il nostro Amico, che ha bisogno, anche di noi "Bisognose".
Non credo sia il caso di dilungarmi sull'episodio in sè, non credo sia la sede indicata, posso scrivere che vedere il mio amico in quel contesto è stato difficile, posso scrivere che ho cercato di stemperare il lutto perché so che lui lo odia, posso scrivere che comunque siamo state in grado di farlo sorridere e che lui ci ha raccontato qualche aneddoto, qualcuno divertente, qualche altro affettuoso, e posso scrivere qui sotto la poesia che ieri mattina gli ho inviato, trascritta da un libro che io spesso prendo tra le mani e inizio a sfogliare, come alla ricerca del pezzo che potrebbe rappresentarmi in quel momento .. 

"Canzone delle lumache che vanno al funerale"

Al funerale d'una foglia morta 
Se ne vanno due lumache 
Hanno il guscio nero
E il lutto sulle corna
Se ne vanno nel buio
D'una sera d'autunno
Ahimè quando sono giunte
È di già primavera 
Le foglie che eran morte
Già son tutte risorte 
E le due care lumache 
Rimangon molto male
Ma ecco viene il sole
Il sole dice loro
Prendetevi la briga 
La briga di sedere
Prendetevi una birra
Se ne avete voglia
Prendete se vi va
L'autobus per Parigi
Parte questa sera
Vedrete un po di mondo
Ma non prendete il lutto
Ve lo dico io
Vi scurisce il bianco degli occhi
E inoltre vi imbruttisce
Le faccende di funerali
Mica sono divertenti
Riprendete i colori
I colori della vita
Allora gli animali in coro
E gli alberi e le piante
Si mettono a cantare
Cantano a squarciagola 
Il vero canto vivo
La canzone dell'estate
E tutti giù a bere
E tutti giù a brindare
È una gran bella sera
Una splendida sera d'estate
E le due nostre lumache
Fanno ritorno a casa
Se ne vanno commosse
E tutte rallegrate
Hanno bevuto molto
Barcollano un pochino
Ma la luna nel cielo
Le sorveglia in cammino.

Da "Poesie d'amore e libertà"
Jacques Prevert

... e adesso Amici miei, posso scrivere che facciamo che quel maledetto cancello non lo varchiamo più!

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